Un flash-mob a sostegno di medici e infermieri per sensibilizzare i cittadini sui turni massacranti ai quali sono costretti gli addetti ai lavori del 118. La FP_CGIL nazionale ha messo in moto una manifestazione che nella città di Bari ha interessato l’ingresso del Policlinico di Bari.

La sanità è al collasso e i cittadini, privi di un’efficace rete Territoriale alternativa, sono costretti a recarsi nei Pronto Soccorso di ospedali senza più i posti letto  sufficienti. La riduzione dei fondi e del personale ricade così direttamente su di loro, privati di un diritto, e sugli operatori, costretti a innumerevoli ore giornaliere di servizio.

In Puglia a causa del Piano di Rientro sono stati chiusi 22 ospedali e tagliati 2200 posti letto senza che sia stata prima potenziata la medicina del territorio. Il blocco del turnover e delle assunzioni ha causato in Puglia la perdita di 3000 posti di lavoro. Sono rimasti sulla carta come ipotesi mai realizzate, non completate o ancora inaugurate ma mai diventate operative: Case della Salute, Poliambulatori distrettuali, Studi dei Medici di famiglia.

La riduzione delle vaccinazioni quale causa dell’aumento degli accessi in Pronto Soccorso è una menzogna mediatica lanciata per coprire le vere ragioni del problema: la fragilissima tenuta del sistema che non è più in grado di garantire assistenza ai cittadini che pagano, insieme ai lavoratori ormai allo stremo, il conto di una politica “malata” che chiede alle Regioni di rispettare i Livelli Essenziali di Assistenza ma pretende 4 miliardi di risparmi.

Sempre al Policlinico di Bari l’11 febbraio è in programma una iniziativa sulla Medicina del Territorio: un momento di riflessione per affrontare insieme alle istituzioni, le cause del mancato decollo del settore e le proposte più adeguate per il suo funzionamento.