Dopo 11 anni di attività politica, Michele Emiliano, magistrato in aspettativa dal 2003 finisce al vaglio disciplinare della Procura Generale della Cassazione. Il Pg della Suprema Corte, Gianfranco Ciani,  ha aperto un’azione disciplinare a carico del candidato alle regionali per il centrosinistra per la presunta incompatibilità tra l’attività politica di segretario regionale del Pd e le funzioni di magistrato.

È tranquillo l’ex sindaco sceriffo di Bari che ha assicurato che la campagna elettorale per le regionali procederà secondo tabella.

«Per 11 anni nessuno mi ha mai contestato alcunché – ha commentato Emiliano – e per tale motivo ho ritenuto di non aver mai violato alcuna norma di legge: altrimenti il Csm e la Procura Generale della Cassazione avrebbero rilevato molto prima eventuali violazioni».