Il contributo è volontario, ma nella circolare distribuita a scuola viene riportata la tariffa: 10 euro ad alunno, 5 euro se i bambini della stessa famiglia sono due. L’obolo resta di 15 euro anche se i fratelli sono tre. Nessun contributo, invece, per gli studenti disabili. A decidere la richiesta del finanziamento volontario, a partire dal mese di gennaio 2020, è il Consiglio dell’Istituto Comprensivo di Adelfia.

Non è una novità assoluta, anzi, il paese dei due campanili a detta del preside, Nicola Errico, è l’unico in Puglia a non averlo ancora chiesto. Sarà per questo che nei gruppi whatsapp dei genitori si è scatenato il putiferio. La richiesta dell’obolo ha spaccato i genitori, soprattutto perché è girata una voce incontrollata: è obbligatorio, anche perché quest’anno l’Istituto non ha ricevuto i fondi ministeriali.

“Niente di vero – spiega il preside Nicola Errico -. I fondi sono sempre meno, è vero, ma sono arrivati come ogni anno. Voglio precisare che il contributo è volontario. Non c’è alcun obbligo per i genitori e nessuno insisterà per averlo”. Tante mamme e papà, per esempio quelli delle sezioni senza zaino che già pagano 100 euro all’inizio dell’anno per ogni alunno, ma anche tra chi finanzia ogni settimana con 50 centesimi la merenda solidale, oppure i genitori che in classe hanno messo fino a 5 euro nel fondocassa, quelli che alle maestre hanno regalato una fotocopiatrice per la difficoltà di approvvigionarsi di fotocopie, ma anche tutti gli altri che in qualche modo contribuiscono al sostentamento delle scuole dell’istituto comprensivo, si chiedono a cosa servano questi altri soldi.

“Si tratta di un contributo che adottano in tutte le scuole, come previsto da una circolare dell’ex direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stellacci  – continua il preside Errico – per l’ampliamento dell’offerta formativa, soprattutto a sostegno degli studenti svantaggiati, anche pagando le gite scolastiche a quanti non possono permetterselo. Un aiuto maggiore rispetto all’autotassazione che già abbiamo avviato tra tutto il personale. Voglio precisare che i soldi del contributo volontario non possono essere percepiti dal personale scolastico già pagato dal Ministero, ma è destinato alla progettualità affidata a esperti esterni gestiti dal dirigente tenendo conto dei criteri stabiliti dai Consigli d’Istituto. Hanno un capitolo di spesa a parte e qualunque genitore che ha contribuito può chiedere la tracciabilità delle spese. Metteremo sul sito i resoconti. I genitori possono stare tranquilli sulla trasparenza di questi fondi che, ribadisco, sono frutto di un contributo volontario”.