Amtab a pezzi, dopo l’autobus che si è incendiato sulla statale 16 bis sabato scorso, stamattina in Commissione Enti partecipati del Comune di Bari, su richiesta del vice presidente Michele Picaro, sono stati ascoltati il presidente Pierluigi Vulcano e il direttore Francesco Lucibello. L’esito, reso noto dallo stesso Picaro con un comunicato stampa, è abbastanza sconcertante.

“È emerso – scrive il vicepresidente della Commissione – che le scelte aziendali prediligono la circolazione del mezzo piuttosto che il ricovero dello stesso al fine di effettuare le opportune manutenzioni. Se così fosse, non vi sarebbero autobus sufficienti ad assicurare le percorrenze del circuito cittadino”.

“Il servizio di trasporto pubblico giornaliero richiede 130 mezzi – prosegue – a fronte di un parco che ne contiene 190, dei quali alcuni in disuso ed altri oggetto di procedure giudiziarie. In merito ai nuovi 54 mezzi, il Presidente Vulcano ha dichiarato che 3 sono già entrati in funzione ed i restanti 51 saranno immatricolati nel mese di febbraio”.

Quanto all’incendio che ha distrutto il mezzo sabato scorso, i vertici Amtab hanno dichiarato che è in corso un’indagine amministrativa per comprendere le dinamiche che lo hanno causato. Con molta probabilità, hanno fatto sapere dall’azienda, si è propagato a seguito di una perdita d’olio, da un tubo di cablaggio, che ha così raggiunto la turbina, la cui azione produce temperature elevate.

“Non è pensabile nel 2018 per una città capoluogo di Regione – ha aggiunto Picaro – offrire un pessimo servizio di trasporto pubblico che mette a rischio l’incolumità dei cittadini, sino a precluderne, sovente, persino la possibilità di raggiungere il posto di lavoro o le strutture scolastiche.

“Al prossimo Question time chiederò al Sindaco, detentore della delega alla mobilità, di verificare quanto è stato attuato dal piano di rilancio approvato anni addietro. Ad oggi – ha concluso – tale piano, è servito solo quale atto propedeutico alla richiesta di ricapitalizzazione, già concessa dal Comune, in qualità di socio unico”.