Analizzando i terremoti avvenuti in Italia negli ultimi 120 anni, è possibile dedurre con una certa precisione l’anno in cui la terra tornerà a tremare. Incrociando i dati degli episodi sismici del 1908 (Messina-Reggio Calabria), il 1944 (eruzione Vesuvio), il 1980 (Irpinia) e il 2016 (Perugia), si è arrivati alla conclusione che è possibile prevedere una scossa nel 2052, rispettando così la periodicità dei 36 anni.

Più precisamente in Italia il prossimo 24 dicembre, a leggere un post pubblicato già a gennaio scorso sulla pagina facebook Sismologia temporale. Nuove proprietà di terremoti ed eruzioni. è previsto un fenomeno sismico. In effetti il 23 sera c’è stato un terremoto di  3.0 gradi della scala Richter in Calabria ed il 24 mattina uno di 3.2 vicino Trieste.

Sulla stessa pagina all’inizio di novembre era riportata anche la proiezione del 28 dello stesso mese, giorno successivo alla scossa di 3.6 gradi della scala Richter avvertita in provincia di Foggia. Certo, la scossa è stata avvertita il giorno prima, ma in questo caso non era solo previsto un terremoto specifico in Puglia.

A gestire la pagina, con 1.800 like, è Silvio Ragone, 42enne altamurano, laureato in Fisica all’Università La Sapienza di Roma. Ha elaborato un calendario e, così come fece Papa Gregorio XIII, lo ha chiamato ragoniano mutuando la definizione dal suo cognome.  Un insieme di linee, su cui vengono disposti più anni in parallelo e le date in cui l’Italia ha tremato. Calcoli specifici per individuare i giorni dei fenomeni successivi. Attraverso i suoi studi, il fisico è convinto che altri anni a rischio siano il 2021, il 2027 e il 2052, in quest’ultimo caso con tanto di giorno esatto: il 9 novembre. Il periodo a cavallo tra il 2027 e il 2028, poi, sarebbe quello in cui potrebbe risvegliarsi il Vesuvio, essendo più a rischio la zona compresa tra Avellino e Napoli.

Si incrociano dati su vecchie scosse, a cominciare dal 1582, proprio l’anno in cui Papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano. Nella tabella riportata nell’articolo, sono riportate le previsioni relative al mese di ottobre. In blu le coincidenze più precise; in verde quelle con un’approsimazione di un giorno, di una provincia o regione a seconda del livello di studio; in giallo le previsioni meno esatte.

Cabala o scienza? Una buona parte della comunità degli studiosi non dà molto peso alle sue teorie, ma Ragone difende i suoi calcoli e continua a prevedere con un certo successo i terremoti in Italia. La fa attraverso la pagina facebook, ma anche per strada, consegnando alla gente alcuni dei grafici da cui ricava le proiezioni. Il fisico è convinto del fatto suo e per questo aspira ad avere la possibilità di effettuare studi sempre più specifici, con attrezzature e strumenti più adeguati.

Appassionati e semplici curiosi possono scrivere alla pagina facebook per avere risposte a qualsiasi domanda. E per i prossimi giorni? “Non posso escludere niente”, dice Ragone.