Omicidio Melillo, al vaglio degli investigatori il ruolo che potrebbe aver avuto la compagna. Le indagini dei Carabinieri, guidate dal capitano Antonio Citarella, cominciano a fare luce su quanto accaduto martedì.

La tragica morte del 28enne operaio di Toritto, infatti, sarebbe proprio legata alla relazione del giovane con la ex moglie di Crescenzio Burdi, il 40enne di Binetto fermato poco dopo il ritrovamento del corpo e da due giorni in carcere, in attesa di essere portato dal Gip per la convalida del fermo.

Non avendo una dimora fissa, infatti, pare che la donna abbia chiesto ospitalità a Burdi, presentandosi poi con la vittima al casolare adiacente al campo sportivo dove ne è stato ritrovato il cadavere. Da qui la situazione sarebbe precipitata fino al tragico epilogo, sfociato prima in un tentato strangolamento, poi in un colpo alla testa con un corpo contundente, seguito da un tentativo di bruciare il corpo, per poi finire con l’occultamento nella cisterna dove è stato ritrovato.

Secondo i Carabinieri, la donna avrebbe assistito almeno a una parte di tanta violenza, e potrebbe essere proprio lei ad aver fatto la telefonata anonima che ha portato al ritrovamento del corpo di Stefano Melillo.