Avremmo pure contribuito a mettere la “madama” alle calcagna di chi è appena uscito dalla galera – come ci viene detto nel video – ma nonostante i continui appelli ciò che non si riesce proprio a fare è accendere i riflettori sullo stato di piazza Risogimento. Nel senso che le luci  non funzionano.

Gli stalli che furono un tempo del bike sharing adesso vengono utilizzati come cestino per i rifiuti. Le panchine? Tutte scassate. I bambini si divertono a staccarei i listelli. Se li lanciano addosso e poi li buttano.

Un esempio del campionario degli atti di vandalismo perpetrati ai danni di quel luogo simbolo del quartiere Libertà. E allora, in attesa del ripristino dello stato delle cose, perché purtroppo la capa è guasta, salutiamo Dino Rizzi. Di questo passo il cittadino attivo, pure troppo agli occhi di questa città, che l’amministrazione ha provato senza troppa convinzione a far diventare per bene, sarà costretto a passare il resto della vita ad aggiustare ciò che qualcuno altro subito dopo scasserà di nuovo.

Rizzi non desistere, perché sai come disse l’acqua alla pietra: “Tempo ci vuole ma il buco te lo devo fare”. Anche le teste più coriacee possono essere perforate prima o poi.