Foto Saverio De Giglio

A Bari inizia l’era De Laurentiis. E come da aspettative il patron del Napoli non usa giri di parole e fissa subito i paletti della sua nuova avventura: “L’obiettivo è una cavalcata rapida verso la serie A”. In città si può finalmente ricominciare a parlare di calcio giocato anche se c’è poco da festeggiare: il galletto dovrà affrontare anni durissimi sui campi di provincia.

De Laurentiis ha parlato per la prima volta da nuovo proprietario del Bari nella conferenza stampa in cui ha ricevuto simbolicamente il titolo sportivo biancorosso dal sindaco, Antonio Decaro: “Bari ha la sua storia e rappresenta un territorio che ho sempre amato – ha sottolineato l’imprenditore – io intendo il calcio come un’impresa, dobbiamo fare una cavalcata rapidissima per tornare in serie A. Faremo il massimo del massimo ma sarà un percorso lungo e difficile”.

Il patron biancoazzurro ha voluto poi fugare ogni dubbio sui timori che Bari possa diventare una specie di società satellite del Napoli: “I tifosi devono stare tranquilli, Bari non sarà mai un’appendice del Napoli. Sono due mondi da rispettare e molto diversi, infatti ho chiesto a mio figlio di occuparsi personalmente di questa avventura. In futuro vogliamo modificare le regole che non permettono di avere 2 squadre di serie A, vedremo come fare”.

De Laurentiis ha svelato anche alcuni dettagli relativi al progetto tecnico: “Mi sono subito messo al lavoro contattando Giuntoli e Arrigo Sacchi per dei consigli. Certo in serie D c’è un tetto salariale da rispettare ma sfruttando il discorso dei diritti di immagine possiamo incrementare la nostra offerta per attrarre giocatori da altre categorie. Per il settore giovanile ho già un nome, Filippo Galli”.

“Abbiamo scelto un imprenditore, non un tifoso – ha sottolineato il primo cittadino – La passione la metteremo noi, ad Aurelio chiedo di mettere serietà e impegno. De Laurentiis porta la competenzs già nel nome e ha deciso di presentarsi mettendoci la faccia, senza utilizzare altre società o persone terze”.

“Ho scelto De Laurentiis per i meriti sportivi – ha poi sottolineato Decaro – Aurelio ha ottenuto grandi risultati portando il Napoli serie C alla Champions. È la scelta migliore per il futuro della squadra di calcio e per la comunità barese. La città ha bisogno di rispetto perché ha vissuto 3 anni terribili tra fallimenti, scandali e problemi”.