Matteo Contini torna a disposizione di telecamere e taccuini. Escluso dalla lista dei convocati per la partita contro l’Entella del 17 gennaio scorso, ai margini della squadra per circa un mese, reintegrato prima della gara contro il Vicenza, l’esperto difensore di Nicola si dimostra anche ottimo “dribblomane” di domande scomode.

«Motivazioni da mettere in piazza non ce ne sono – glissa Contini sulla questione – il mister ha deciso di escludermi per qualche partita, abbiamo avuto un confronto e da persone intelligenti abbiamo chiarito. La discussione non riguardava l’aspetto tecnico, ma credo che questa cosa l’abbia detta anche lui. Una decisione che mi ha stimolato a dare di più. Sono un professionista e non ho mai abbassato la guardia».

Sfida contro il Varese nel mirino, ma sulla pelle dei biancorossi brucia ancora la sconfitta di sabato scorso ad Avellino. «Quello che è successo al Partenio prima della partita non credo abbia influenzato la nostra prestazione – dice Contini – non ho visto nulla con i miei occhi ma di sicuro non ci hanno puntato contro delle pistole. Nel calcio, su determinati campi, sono cose che succedono. Castaldo? Non è successo niente (ride, ndr). Ci siamo scambiati i numeri di telefono…».

Sul Varese. «Non ti regala niente nessuno. Nemmeno l’ultima in classifica. Non hanno nulla da perdere e arriveranno al San Nicola con l’idea di giocarsi la partita. Antonelli dice di tirar fuori il carattere? Ha ragione. Il campionato sta finendo e dobbiamo renderci conto che non abbiamo ancora fatto nulla. Faccio mea culpa. Sono tra i più “anziani” del gruppo e se una delle pecche del Bari è la personalità la colpa è di sicuro anche mia»