Panchina corta, problemi fisici, il problema di non poter schierare i tre stranieri in coppa, vari ed eventuali (fra cui non ultima la sfortuna che ci perseguita). Ce n’è abbastanza per spiegare l’ennesima debacle dei biancoverdi, usciti sconfitti per 4-2 dalla pista del SA Merignac.

Una sconfitta a cui si può rimediare, indubbiamente, ma un altro campanello d’allarme per una squadra che davvero vede ancora una volta vanificati i propri sforzi. Non che l’avversario fosse un materassino su cui poter saltellare – questo l’avevamo già detto nel pregara – ma anche su questa sconfitta ci sarà da riflettere per mister Depalma, soprattutto in vista della gara di ritorno che si giocherà a Giovinazzo a gennaio.

L’AFP sbarca a Bordeaux a ranghi ridotti, ma con tanta voglia di far bene. Ad alimentare le speranze dei tifosi giovinazzesi anche le due marcature di Fernandez che tengono in vantaggio l’AFP fin quasi alla metà della ripresa (intervallate solo dal goal si Sylvain Lesca che fissa sull’1-1 il parziale alla fine del primo tempo). Poi la ruota gira solo per gli avversari: Laboyrie sigilla la porta (neutralizzando un libero e un rigore di Fernandez); il resto lo fanno i soliti pali e traverse (di Dagostino e Fernandez). Al Merignac, invece, va tutto per il verso giusto: dopo l’uno-due di capitan Hourcq ed Olivier Lesca con cui i girondini ribaltano il risultato, allo scadere trovano addirittura il 4-2 con il “goal della domenica” del catalano Carles Martinez che, con un bolide dalla lunghissima distanza, insacca nella porta difesa da un incolpevole (perché coperto) Grimalt non prima che la palla colpisca il “sette”. Pubblico in delirio, festa grande e buon Natale anche al Merignac!

Panettone e cotechino invece i nostri se lo dovranno guadagnare già a partire da domani sera, quando l’AFP attende in casa il Sarzana. Poi il 22 si va a Prato ed infine il 29 a Matera. Tre partite sulla carta abbordabili, se questo vocabolo è ancora contemplato dalla cabala biancoverde; tre match importantissimi sia per i nove punti in palio che, soprattutto, per recuperare consapevolezza e fiducia.