Nella sede della Casa Circondariale di Bari ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Fondazione Lirico
Sinfonica Petruzzelli, di un Laboratorio Corale da realizzarsi proprio all’interno del penitenziario.
L’iniziativa è realizzata dalla Fondazione Petruzzelli in collaborazione con la direzione del carcere di Bari e il Comune di Bari.
A illustrare i dettagli del progetto Massimo Biscardi, Sovrintendente della Fondazione.

L’attività istituzionale del Teatro Petruzzelli, a partire dal 2015, si arricchirà di iniziative dedicate a fruitori diversi da quelli tradizionali. Una delle categorie a cui intendiamo rivolgere costante attenzione è quella delle persone detenute. A partire da Gennaio 2015, grazie alla proficua collaborazione con la Direzione
della Casa Circondariale di Bari, il Teatro Petruzzelli darà vita ad un percorso strutturato e fattivo, che coinvolgerà i detenuti in maniera diretta.

I detenuti che aderiranno seguiranno, sempre all’interno della Sezione Penale maschile e femminile, delle lezioni settimanali tenute da un musicista del Teatro Petruzzelli, scelto per la sua esperienza in ambito corale e didattico. Un aspetto innovativo, rispetto a simili iniziative, è rappresentato dalla possibilità di creare un Coro misto, composto da gruppi maschili e femminili, in
prossimità di future esibizioni pubbliche.

Scopo dell’iniziativa è portare i valori che caratterizzano il canto corale all’interno del carcere: l’ascolto reciproco, lo stare insieme, la condivisione, sono tutte attitudini richieste e sviluppate da questa pratica. Questi elementi hanno una forte valenza educativa, formativa della persona e della socialità. I detenuti coinvolti nel progetto avrebbero l’opportunità di partecipare non ad un
semplice svago, ma ad un’attività che richieda impegno, costanza,
concentrazione.
All’iniziativa di carattere sperimentale parteciperanno sempre anche due membri dello staff organizzativo del Teatro Petruzzelli.
Inoltre la Fondazione Petruzzelli si propone di poter ospitare in futuro alcuni detenuti alle prove generali ed agli spettacoli della Stagione Concertistica, ove vi siano le dovute autorizzazioni della Magistratura.
Il fine ultimo è quello di coinvolgere anche persone che non hanno la possibilità di frequentare le tradizionali sale da concerto e offrire loro l’opportunità di scoprire la bellezza della “musica d’arte”.
Per molti detenuti, alcuni dei quali sono extracomunitari, questa esperienza potrebbe costituire il primo ed unico contatto con la cultura e la bellezza che la nostra società può offrire.