«Non si ferma la nostra corsa per la cura tempestiva di malattie rare». È quanto hanno dichiarato Fabiano Amati, consigliere e commissario regionale di Azione, e i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, alla presentazione della proposta di legge che prevede di aggiungere allo screening neonatale altre due malattie rare, l’adrenoleucodistrofia e la sindrome adrenogenitale, raggiungendo quota 61 al record pugliese tra le malattie rare diagnosticabili attraverso test neonatale obbligatorio, in cui la regione si afferma già leader.

Per l’integrazione delle due malattie si sarebbe già schierata la commissione Sanità del Consiglio Regionale pugliese, che Amati ha ringraziato, insieme ai consulenti Mattia Gentile e Simonetta Simonetti, nel corso della sua dichiarazione a nome del Consiglio regionale della puglia.