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Il conflitto scatenato dalla Russia contro l’Ucraina pone con prepotenza sul tavolo, fra gli altri, il tema dell’approvvigionamento energetico. “Tutta l’Europa si sta indirizzando verso la realizzazione di nuove infrastrutture energetiche e anche l’Italia sta provando a vivere con protagonismo questa fase. La Puglia ha il diritto e il dovere di partecipare a questo programma, però alla luce di dati tecnici obiettivi, idonei a resistere a ogni tentazione di parlare a vuoto o per mere suggestioni” dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati. “Se la Puglia è una regione votata alla pace e alla prosperità, dovremmo candidarci a ospitare un rigassificatore da costruire in tempi brevi. La riduzione della dipendenza dal gas russo comporta l’obbligo di diversificare i fornitori e perciò realizzare le infrastrutture più adeguate. Verificheremo la fattibilità con l’audizione in Commissione dei Presidenti delle Autorità portuali”, prosegue.  “Reputo opportuno che il processo di eventuale programmazione di investimenti infrastrutturali in ambito energetico, come lo può essere un rigassificatore, cominci col considerare la sussistenza o meno di localizzazioni idonee nei siti portuali pugliesi. Solo a seguito di tali verifiche mi pare possibile avviare un dibattito pubblico che porti all’auspicabile candidatura pugliese per tali insediamenti. In questo senso l’audizione dei due Presidenti delle Autorità portuali pugliesi mi sembra un buon punto di partenza. Ora più che mai dobbiamo lavorare per la pace, la libertà, l’ambiente e la prosperità, che sono strettamente legate all’energia”.