Nuove polemiche e nuovo polverone sul Governatore della Puglia, Michele Emiliano. Prolifico come pochi nel nominare questo e quello ultimamente, ha attirato su di sé altre critiche con l’arrivo in Giunta regionale del disegno di legge istitutivo dell’Arxia, l’agenzia che si occuperà della Xylella.

Il timore che possa trattarsi di un nuovo ulteriore poltronificio è alto, si parla di un presidente, un comitato scientifico formato da quattro componenti esterni e tre revisori dei conti, pagati quanto ancora non si sa. Quindici più o meno di dipendenti, il tutto sotto il coordinamento di un direttore amministrativo scelto dal presidente alla modica cifra di 90mila euro l’anno. La cosa non è sfuggita alle opposizioni, che hanno avuto qualcosa da ridire.

“Non si spiega come mai si pensi a mettere su un nuovo ente – attacca il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli – mentre non si effettuano più i monitoraggi per avere contezza dello stato di avanzamento dell’infezione che sta disseccando i nostri ulivi. Il Governo regionale, anziché affrettarsi a riprendere un controllo essenziale, perde tempo con la costituzione dell’Arxia, un nuovo poltronificio in salsa elettorale della premiata ditta Emiliano. Sulla Xylella il Governo Emiliano ha clamorosamente fallito: quella che doveva essere una priorità da risolvere, sbandierata in campagna elettorale, è stata invece prima sottovalutata, poi strumentalizzata per ragioni ideologiche, ed infine trascurata”.

“La Xylella è l’opportunità per Emiliano di varare l’ennesima Agenzia e distribuire incarichi come se piovesse – gli fa eco Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza Italia -. A suo tempo nel formidabile team della task force anti-xylella vi erano nomi noti per avere sin da subito contrastato gli abbattimenti degli ulivi, adducendo argomentazioni prive di fondamento scientifico, proponendo cure farlocche anche con il logo della Regione. Inseguendo tali velleità sono state alimentate le molteplici istanze anti-abbattimento, spalancando le porte al batterio. Tutto, va detto, dopo l’approvazione di una mozione in cui il Consiglio ha chiesto di sopprimere la task force. Emiliano – ricorda Franzoso – lo aveva dichiarato: continueremo a finanziare la task force anti xylella. Oltre a finanziarla le si da una veste istituzionale, personale e strumenti per decidere le attività di ricerca e quelle di contrasto alla batteriosi”.