“Purtroppo il Sindaco non è in grado ogni settimana di prevedere tutti i suoi impegni. Oggi per esempio è a Roma”. La verità che tutti sanno ma nessuno ammette ce la racconta uno degli esponenti della stessa maggioranza, a margine della seduta del Consiglio comunale prevista per oggi ma andata deserta. Una replica di quello che si era verificato soltanto una settimana fa, così come il mese scorso e quello ancora prima.

Da un lato gli affondi dell’opposizione, che invitano il primo cittadino a essere più presente a Palazzo di Città, dall’altro l’evidente imbarazzo della maggioranza che non può non constatare che la variazione del giorno prescelto per le sedute della massima assise cittadina sia stata sostanzialmente inutile: le presenze del Sindaco sono frammentarie mentre i rinvii si moltiplicano.

Immediatamente dopo l’elezione di Antonio Decaro a presidente dell’Anci, infatti, la conferenza dei capigruppo, su indicazione della maggioranza, ha spostato la seduta del Consiglio dal canonico giovedì al lunedì, sempre di pomeriggio. Al di là dei tecnicismi vari, era palese che dietro questa decisione ci fosse il suggerimento del primo cittadino, che probabilmente contava di essere più presente il lunedì a causa dei suoi innumerevoli impegni istituzionali.

Nonostante questo, però, il primo cittadino, sindaco dell’Area Metropolitana e presidente Anci non ha potuto garantire la sua presenza tutti i lunedì, e questo è un dato di fatto. Vero che il sindaco non conta nel numero legale, ma spesso si è assistito al non insediamento del consiglio per le troppe assenze, qualcuno maligna per un sottinteso ordine di scuderia.

Il danno del mancato insediamento della massima assise cittadina è doppio. Non solo non si discutono tematiche importanti per la città, specie quando è in programma il “question time”, ma si crea anche un costo inutile e maggiore per le casse comunali. Il lunedì infatti, a differenza del giovedì e del martedì, non è giornata di rientro per i dipendenti: ne consegue che anche nel caso di riunione deserta bisogna pagare ugualmente gli straordinari.