Era stata sospesa dal Consiglio dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Bari il 10 gennaio scorso perché non vaccinata, nonostante avesse dimostrato di aver contratto il Covid19 all’inizio del mese e, pertanto, impossibilitata a sottoporsi immediatamente a vaccinazione. Ma il 28 marzo scorso il Consiglio direttivo del medesimo organo ha accolto il ricorso della operatrice sanitaria di Barletta, annullando il provvedimento di sospensione e reintegrando la professionista. Intanto però, la dottoressa ha dovuto tenere chiuso il suo studio per 80 giorni, motivo per cui, tramite il suo legale, l’avvocato Ruggiero Cafagna, annuncia un’azione risarcitoria per danni d’immagine ed economici.

Quanto accaduto, per l’avvocato “dimostra la scarsa conoscenza della normativa in vigore da parte degli organi preposti a farla rispettare e la loro incapacità e interpretare la normativa stessa, perché se è vero che c’è una gran confusione dovuta a un eccesso di norme che si sono susseguite velocemente questo non giustifica e non esonera dalle proprie responsabilità chi deve farle rispettare”. Il nuovo provvedimento dispone anche che la dottoressa si vaccini non oltre la data del 21 aprile prossimo: “Anche questa è una interpretazione restrittiva – commenta l’avvocato – visto che la norma parla di un lasso di tempo che va da tre a sei mesi”. Tuttavia, nessun problema in merito, visto che la dottoressa intende vaccinarsi.