Focolaio Covid sul Gargano dopo una vacanza organizzata in un centro turistico, l’African Beach di Ippocampo. La località di Ippocampo, a pochi chilometri da Manfredonia, tra il 24 giugno e il primo luglio ha infatti ospitato 400 ragazzi provenienti da Puglia, Campania, Lazio e Lombardia.

Trentaquattro sono risultati positivi, ragazzi tra 17 e i 19 anni, mentre 40 le persone in isolamento in tutta Italia. Un focolaio segnalato dopo la positività di otto ragazzi della provincia di Avellino che facevano parte di un gruppo di 24 adolescenti che avevano partecipato al campus estivo organizzato da ScuolaZoo.

Oltre la presunta e probabile violazione delle norme anti contagio durante la vacanza, nessuno dei ragazzi che ha partecipato al campus era vaccinato. Come spiegato da Vincenzo Piacardi, amministratore della struttura: “Appena saputa la notizia, abbiamo fornito alla Asl di Foggia tutti i dati in nostro possesso per eseguire un tracciamento sulle persone presenti nella struttura”.

Dopo lo scoppio del focolaio il Ministero della Salute ha iniziato il tracciamento con le regioni di provenienza dei ragazzi: 400 i tamponi eseguiti in tutta Italia e 34 quelli positivi.

Tra i positivi, una ragazza di Manfredonia, mentre sono 40 le persone in isolamento. Tamponi eseguiti anche ai ragazzi che hanno partecipato alla settimana successiva a quella del cluster anche se tra i due gruppi non c’è stato alcun contatto: tutti sono risultati negativi.

Sottoposte a tampone anche una cinquantina di persone della struttura turistica, tra dipendenti e collaboratori. Solo una di loro è risultata positiva ed è stata isolata dalla famiglia, che come dichiarato da Picardi: “Si tratta di un muratore che effettua dei lavori saltuari all’interno della struttura. Escludo che, proprio per la sua attività, possa essere venuta in contatto con i ragazzi. Non escludo, ma è solo una mia ipotesi, che forse qualcuno dei partecipanti al campus fosse già positivo, asintomatico, e poi abbia contagiato gli altri. Non possiamo chiedere, perché non lo prevede la legge, a chi viene da noi in vacanza di farsi preventivamente il tampone”.

I due tamponi, quello della ragazza e quello del collaboratore della struttura, sono all’attenzione dell’Istituto Zooprofilattico di Foggia. Secondo quanto dichiarato da Antonio Parisi, il direttore sanitario vicario dell’istituto: “Per verificare se si tratti o meno di variante Delta e che saranno processati nelle prossime ore”.

Nei prossimi giorni tutti i dipendenti e i collaboratori dell’African Beach di Ippocampo saranno sottoposti ad un altro tampone. Come evidenziato dall’assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco: “In determinate condizioni di sovraffollamento e di vita in comunità la mascherina, oltre al distanziamento e all’igiene delle mani sono le uniche barriere contro il virus per chi non è vaccinato completamente”.

E si pensa sia stata proprio questa la causa del focolaio nella struttura. Picardi però l’operato della struttura e conclude: “I ragazzi sono venuti da noi per una vacanza e per divertirsi. Le nostre attrezzature sono sempre state sanificate anche due volte al giorno.”