Sul web le polemiche possono essere davvero pesanti, in tutti i sensi. A farne le spese, mediaticamente parlando, è stato l’attore pugliese Lino Banfi, accusato di “sponsorizzare” il deposito di Manfredonia mettendoci la faccia nella pubblicità girata con l’Energas. Deposito per il quale è previsto un referendum consultivo a metà novembre.

Ma l’attore si difende, con un post sulla sua pagina Facebook, adducendo di non c’entrare nulla con il referendum di Manfredonia, alla luce del fatto che quello spot è stato girato otto mesi fa, e che si tratta solo ed esclusivamente di lavoro. “Vi prego – sottolinea Banfi – non mi tirate dentro una polemica politica che non mi riguarda affatto”.

Di seguito lo sfogo di Lino Banfi su Facebook.

Scusate, io non capisco questo casino su Manfredonia.
Ho accettato di fare il testimonial in uno spot di Energas, un’azienda che vende gas. Quel gas che tutti usiamo per cucinare, riscaldamento e anche locomozione.
Io non ho fatto lo spot a favore del deposito di Manfredonia.
Su questo argomento non ho un’opinione precisa perché non me ne intendo.
È pericoloso, è sicuro? Non lo so.
Credo che come me la maggioranza dei cittadini non sappia esattamente quali sono i termini della questione ma capisco che quando ti dicono “distrugge l’ambiente” ci rimani male, ti spaventi. In ogni caso, col referendum di Manfredonia non c’entro nulla. Comunque penso che sia un bene che ci sia, così i cittadini di Manfredonia potranno esprimersi e decidere.
Io faccio l’attore. Più di un anno fa ho firmato un contratto con Energas per quegli spot. Li ho girati 8 mesi fa. Poteva essere Eni, Q8, Esso o chi volete voi: per me è lavoro, il mio lavoro.
Però nessuno può mettere in discussione l’amore che ho per la mia Puglia e anche per Manfredonia (famosa oltretutto per il pesce freschissimo)!
Vi prego, non mi tirate dentro una polemica politica che non mi riguarda affatto.
Grazie. Una parola è troppa e due sono poche“.

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