Facendo seguito alle dichiarazioni del presidente Emiliano sulla questione Ripam Puglia e dei precari storici della Regione, il Comitato vincitori e idonei del concorso interviene a stigmatizzando la scelta del governatore di lavarsi lemani degli idonei, lasciando a dirigenti regionali la decisione di cosa farne

“Il Comitato Vincitori e Idonei Ripam Puglia condivide la posizione del Presidente Michele Emiliano riguardo la precedenza data ai vincitori nell’ordine delle prossime assunzioni in Regione.

Condividiamo inoltre le considerazioni sul ruolo che dovrebbe avere il sindacato, e cioè tutelare chi è in cerca di un lavoro – e, in particolare, chi ha già dimostrato di meritarlo, superando un concorso come vincitore o idoneo – e non solo chi ha già la fortuna di averlo.
Date queste premesse, stupisce e amareggia ancor più la scelta del Presidente Emiliano di ignorare la posizione degli idonei di un concorso pubblico, scaricando il dovere di decidere riguardo una situazione così delicata, creata dalla stessa politica regionale, sulle spalle di dirigenti che, oltretutto, già lavorano a stretto contatto con i precari.

Auspichiamo che il Presidente della Giunta sia coerente con le varie dichiarazioni del passato in cui si impegnava a tutelare gli idonei di concorso. Ma soprattutto auspichiamo che questo governo regionale si distingua dal precedente, assumendosi in modo lineare e trasparente le proprie responsabilità.

E’ inaccettabile che chi ha superato un concorso pubblico, vincitore o idoneo che sia, debba rischiare di essere sacrificato anche a causa di pressioni sindacali e/o politiche.
Pertanto torniamo a sottolineare che la mozione n. 64 delinea un equo contemperamento degli interessi in campo e non tutela soltanto gli interessi di una parte. Ne chiediamo di conseguenza l’approvazione col pieno sostegno del Presidente.

Il Comitato Vincitori e Idonei Ripam Puglia RINGRAZIA sin da ora quei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che si stanno esponendo con un sostegno fattivo e concreto a favore delle ragioni della meritocrazia e continueranno a farlo, NONOSTANTE le forti pressioni avverse”.