Le urne sono aperte nel Regno Unito dalle 7 del mattino (le 8 in Italia) e rimarranno accessibili fino alle 22 per elezioni che potrebbero segnare una svolta storica. Secondo i sondaggi, il Partito Laburista potrebbe trionfare dopo 14 anni di governo conservatore, portando il leader Keir Starmer a Downing Street.

Circa 48,7 milioni di cittadini britannici sono chiamati alle urne, distribuiti in tutto il Commonwealth. Rishi Sunak, attuale primo ministro e leader del Partito Conservatore, ha risposto alle domande dei giornalisti riguardo alla possibilità di una sconfitta, dichiarando: “Naturalmente… sono il leader del partito” e assicurando che si assumerà la piena responsabilità del risultato. Sunak ha però ribadito che l’esito non è scontato come sembra, esortando a non dare ai laburisti “l’assegno in bianco” che otterrebbero con una super maggioranza ai Comuni.

Le proiezioni nazionali del Guardian suggeriscono che il Labour potrebbe ottenere 424 dei 650 seggi disponibili, ben oltre i 326 necessari per la maggioranza. Attualmente, i laburisti detengono 206 seggi. Gli ultimi sondaggi danno il Labour al 38%, con i conservatori fermi al 18%, dietro persino al Reform UK di Nigel Farage in alcune rilevazioni.

Keir Starmer ha criticato i conservatori per quella che ha definito una “soppressione del voto”. In particolare, ha risposto al ministro Mel Stride che ha dichiarato che il Labour potrebbe ottenere la più ampia maggioranza della storia moderna, sostenendo che tali dichiarazioni mirano a dissuadere gli elettori dall’andare a votare. “Se volete il cambiamento, dovete votarlo”, ha dichiarato Starmer durante la campagna elettorale nel Carmarthenshire.

All’interno del Partito Conservatore, le tensioni sono palpabili. Suella Braverman, ex ministra dell’Interno, ha previsto una lotta per l’anima del partito e la sua stessa sopravvivenza dopo le elezioni. In un articolo sul Telegraph, Braverman ha dichiarato che i conservatori devono prepararsi alla realtà dell’opposizione, criticando Sunak e suggerendo che potrebbe emergere come una possibile nuova leader del partito.

Nigel Farage, tornato in prima linea con il Reform UK, cerca di posizionarsi come l’opposizione alternativa alla probabile vittoria laburista. Farage, immune dalle recenti polemiche che hanno coinvolto il suo partito, punta a capitalizzare il malcontento degli elettori conservatori.

In Scozia, lo Scottish National Party (SNP) promette di rilanciare le richieste di indipendenza se riuscirà a ottenere la maggioranza dei seggi. Anche i liberaldemocratici, un tempo partner di coalizione dei conservatori, sembrano ora in svantaggio.

Il re Carlo III dovrebbe ricevere e approvare il futuro capo del governo venerdì, una volta noti i risultati dei 650 collegi elettorali. Se le previsioni saranno confermate, Keir Starmer potrebbe diventare il nuovo inquilino del numero 10 di Downing Street entro il fine settimana.