Andrea Delogu sarà oggi in Puglia per due date con il suo spettacolo “40 e sto”, un folle spettacolo che racconta le donne alla soglia dei 40 anni: il giro di boa, la crisi e la rinascita, la libertà e le battaglie contro i luoghi comuni.

Da oggi sarai in Puglia per due date con il tuo spettacolo “40 e sto”, di cosa parla e quanto c’è di autobiografico
È tutto autobiografico, la cosa divertente è che fa ridere, quindi io mi chiedo ma la mia vita è così tragicomica? Si! Ma la cosa che mi tranquilliza è che a fine spettacolo ricevo centinaia di messaggi da parte di ragazze che si ritrovano in quello che dico e quindi non mi sento più sola.

Quali sono i passaggi salienti cioè prese di coscienza le ossessioni di cui parli volendo citarne qualcuna
La cosa che mi ha portato a parlarne e riderne insieme è che arrivata a 40 anni e soprattutto trovarmi single a 40 anni, ho proprio visto e vissuto i luoghi comuni che normalmente vengono raccontati ma che non vengono mai poi specificiati nel dettaglio, la difficoltà di ricominciare ad uscire, la difficoltà di trovare delle persone “non più strane di te”, la difficoltà a ricominciare ad allenarsi, insomma a riprendere una vita, che sia una vita, all’improvviso normale e mentre ridevo di me ho pensato che questa cosa poteva essere carina da raccontare, perché alla fine se ci troviamo tutte insieme, perché no! 

In generale sei stata sempre molto coraggiosa nel tuo percorso lavorativo e nella vita privata, malgrado la tua ironia o “aggressività artistica” trapela spesso dalle tue smorfie, però una strana timidezza. In molto progetti, anche televisivi, ti sei messa in qualche modo a nudo, come affronti tutto questo?
Perché non sono timida davanti ad un pubblico, sono molto riservata quando sono da sola mi piace molto ascoltare, per esempio a me piace fare le interviste e non riceverle,  e invece in questo momento sono agitata perché sei tu a fare le domande, sono abituata ad aessere io a guidare da un punto A ad un punto B, invece sei tu ora che stai guidando io sono solo il passeggero, quando sono sul palco in relatà sto guidando io, si è vero racconto me stessa davanti ad un pubblico, ma sono tutti passeggeri, io sto guidando il pulmann del teatro diciamo così.

Quale è stata la prova più difficile ad oggi? Da una parte rischiare ti ha dato sicuramente molta energia ma cosa ti ha messo un po’ in difficoltà tra le tue esperienze lavorative
Bella domanda, forse il TIM Summer Hits. non tanto per la difficoltà, perché poi c’era musica, gente, ci siamo divertiti tantissimo, ma alla fine la cosa più difficile era il caldo, si esatto, perché ho sempre lavorato in studi e invece la sensazione che ho provato quando si lavora per le grandi produzioni, come per esempio Festival Bar, che è il mio punto di riferimento, ti dico la difficoltà è la resistenza fisica in un contesto di divertimento, si è figo ma ci devi rimanere concentrata, ecco questa è stata la cosa più difficile, se invece parliamo di studio, di preparazione, è stato sicuramente scrivere “Contrappasso”, il mio ultimo libro, è stata la cosa che mi ha dato più dolore in assoluto, sono tutte cose però che mi rendono felice, mettermi alla prova, rischiare mi rende felice, come dici tu, mi da molta energia.

Dovendo gestire diverse tipologie di “vita”, cioè quella reale, quella social e quella lavorativa, in particolare in teatro invece il pubblico è molto vicino, ecco come’è il tuo rapporto con il pubblico
Viscerale, appena finito lo spettacolo scenderei direttamente di sotto per abbracciare tutti e parlare con la gente, ma mi è stato chiesto di evitare, perché mi hanno spiegato che la gente poi si incontra fuori e non dentro, per permettere al teatro di chiudere è una cosa legata alla sicurezza, ma mi ha fatto sorridere. Io devo molto alle persone che pagano un biglietto in un periodo così complicato, escono di casa, si vestono, si preparano e vengono a teatro perché si fidano di me, io questa fiducia non la posso tradire.

Districandosi tra bizzarri pretendenti, traslochi, social, supermercati per single, Max Pezzali, paparazzi, viaggi, libri auto fogli di giornale…Andrea Delogu attinge a piene mani dalla sua vita privata, raccontandosi senza filtri in un esilarante flusso di coscienza in cui il pubblico si riconoscerà. In questo sorprendente viaggio, Andrea si metterà a nudo trascinandoci nella sua nuova vita, quella di una quarantenne che, riappropriatasi della propria indipendenza, si metterà in gioco esplorando le mode, i vizi e le ossessioni di questa strana epoca che viviamo.

Sorpresa dall’approccio e le aspettative degli uomini, dal giudizio di una società che ti vuole madre a tutti i costi e dal seduttivo desiderio di sentirsi accettata, Andrea capirà che quando compi 40 anni si gioca un’altra partita. Dove è in palio la cosa più importante di tutte: la libertà di essere sé stessi. Trasversale, pungente, stravagante. Andrea Delogu non le manda a dire. E ce n’è per tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne, madri e padri, femministe arrabbiate, poliamorosi convinti, animalisti in crisi, hippy mancati e monoteisti part-time.