L’iniziativa rientra nel progetto “Voci di dentro: favole e testi per bambini”, finanziato dai fondi D.P.R. 309/90 destinati dal Provveditorato all’Amministrazione Penitenziaria di Puglia.

Il laboratorio creativo, tenuto dai Criminologi clinici Marialessandra Caputi, Maria Milella e Michele Massimo Laforgia, ha avuto come obiettivo, nell’ambito del trattamento rieducativo, la realizzazione di un piccolo volume contenente favole create ed illustrate dai detenuti e rivolto ai bambini delle scuole primarie e secondarie. Le tematiche descritte nelle favole hanno come finalità lo sviluppo di una consapevolezza critica nei detenuti circa la propria condotta. La favola rappresenta un efficace veicolo comunicativo per il raggiungimento di questi obiettivi, grazie al suo linguaggio semplice e sintetico, impersonale, che tende all’individuazione di una morale profonda, spesso soffocata.

Gli studenti delle prime classi della scuola secondaria di primo grado, in occasione dell’evento, saranno coinvolti attivamente nella lettura e discussione delle favole autobiografiche. Infatti il progetto, nato in collaborazione con l’Area Educativa del Carcere di Bari, sin dalla sua impostazione tendeva a realizzare metodiche di riflessione nei detenuti partecipanti insieme a spinte di riflessione nei ragazzi, convinti che la cultura della legalità debba crescere in tutti, nei giovani in particolare.

All’evento interverranno: Fabio Losito (Assessore alle Politiche Educative e Giovanili Accoglienza e Pace del Comune di Bari), Maria Giuseppina D’Addetta (Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bari), Matteo Soave (Magistrato di Sorveglianza di Bari), Piero Rossi (Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale), Rosy Paparella (Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza), Angelo Pansini e Stefano Fumarulo (Agenzia per la Lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari), Lidia De Leonardis (Direttore della Casa Circondariale di Bari) e Tommaso Minervini (Responsabile dell’area educativa e trattamentale della Casa Circondariale di Bari).

Comunicato Ufficio stampa Comune di Bari