Fin qui non ci sarebbe nulla di chè. Il pomo della discordia sta nel fatto che per i lavoratori che già prestavano servizio per il Petruzzelli non verrebbe riconosciuta alcuna “corsia preferenziale” così come sottolineato da Giuseppe Gesmundo, segretario generale della Cgil di Bari.

‹‹Quel bando rinnega i diritti maturati dagli artisti negli anni passati – ha detto il sindacalista – chi ha già lavorato per anni deve poter esercitare una prelazione. Se non saremo ascoltati proseguiremo con la protesta e salteranno anche altre serate››.

‹‹Parliamo di persone disperate›› ha messo in luce Gesmundo, ricordando quanti, fra artisti e lavoratori, vivono questo stato d’incertezza circa il loro futuro. Al momento, per il concorso, sono arrivate circa 1400 candidature, da ogni parte del mondo.

Dal canto suo Fuortes nutre ancora un briciolo di speranza di poter ricucire lo strappo creatosi: ‹‹ Chiameremo il personale e poi verificheremo se sarà possibile o meno mettere in scena il “Don Giovanni”››.

Pensare che la Fondazione Lirico Sinfonica del teatro, per sopperire alla mancanza di orchestrali e alla luce dell’avvicinarsi della prima del Don Giovanni,  aveva deciso di sorteggiare 47 musicisti, non avendo il tempo per un concorso né tantomeno la disponibilità di una graduatoria. Inutile sottolineare come anche in quel caso i sindacati abbiano gridato allo scandalo, definendola una decisione “offensiva ed inaccettabile”.

10 settembre 2012

Angelo Fischetti