La Corte d’Appello di Bari ha negato il risarcimento danni alla madre e alla sorella di Francesco e Salvatore Pappalardi, nonché “Ciccio” e “Tore”, i fratellini di Gravina in Puglia scomparsi il 5 giugno 2006 e i cui cadaveri furono ritrovati, dopo 1 anno e mezzo di ricerche, all’interno di un pozzo in una casa abbandonata. Il risarcimento era stato chiesto al Comune di Gravina e e alla Edilarco, società proprietaria dell’immobile in cui i fratelli si erano recati quel giorno.

Il padre, Filippo Pappalardi, dopo esser stato arrestato per duplice omicidio, scagionato da ogni accusa e dopo aver chiesto la riapertura delle indagini, non si è costituito. Gli inquirenti conclusero che Ciccio e Tore fossero morti per via di una lunga agonia e per le ferite riportate in seguito ad una “caduta accidentale” nel pozzo.