Questa mattina, 27 luglio, intorno alle 6, è sbarcata nel porto di Bari la nave Rise above della Ong tedesca Life line, con a bordo 85 migranti, tra cui 10 donne, 26 minori e 23 non accompagnati. Tutti provenienti perlopiù dal Corno d’Africa. Al momento sono in corso le operazioni di accoglienza e la prefettura si sta occupando di gestire eventuali emergenze di natura sanitaria e di primo soccorso. Sulla banchina c’è un gazebo della Croce Rossa, presidiato dai volontari pronti ad aiutare i profughi, che sarebbero dovuti arrivare già ieri pomeriggio.

Un altro sbarco è avvenuto sulle coste del Salento questa notte, dove un peschereccio su cui erano stipate 129 persone in fuga dalle loro terre e in cerca di una vita migliore è andato in avaria. Tra loro vi erano donne e anziani molto provati e disidratati, e 40 minorenni; 100 persone provengono dall’Afghanistan. Sul posto è intervenuta la Guardia Costiera di Gallipoli che ha notato l’imbarcazione lunga 18 metri verso le 20 di ieri.

La barca sarebbe dovuta arrivare in porto autonomamente, ma si è fermata a 15 miglia dalla costa in alto mare. Per questo è stato necessario l’intervento di tre motovedette del Sar di Gallipoli, Otranto e Santa Maria di Leuca, in coordinamento con la Guardia Costiera di Bari, che sono riuscite a mettere in salvo i migranti. Nonostante le molte difficoltà nelle operazioni di soccorso, dovute al vento di Maestrale, le 129 persone sono state fatte salire sulle motovedette per poi essere trasportate verso il porto di Leuca assieme al peschereccio. I profughi sono stati accolti dai volontari della Croce Rossa e sembrerebbe siano in condizioni piuttosto “discrete”.