Discarica abusiva scoperta e sequestrata dalla Polizia Locale di Bari in agro di Poggiofranco.
Le indagini, durate un paio di mesi, hanno consentito agli investigatori di ricostruire le modalità operative e i soggetti coinvolti nelle azioni illecite.

Su un’area agricola parzialmente occupata da un vecchio manufatto edilizio e da tettoie precarie era stata realizzata una vera discarica abusiva dove la persona indagata, comproprietaria con altri congiunti del fondo, conferiva in via continuativa rifiuti di varia natura, pericolosi e non pericolosi, costituiti da RAEE (televisori, lavatrici e frigoriferi cannibalizzati, compressori, piani cottura, forni, caldaie di vecchi ferri da stiro, telecamere con centraline elettroniche, ecc.), martelli elettropneumatici in disuso, rottami ferrosi, vasche da bagno rotte, vecchi infissi metallici vari, centinaia di kg di tubazioni e viti/bullonerie arrugginite, lavelli da cucina, scocche di ciclomotori, vecchi torchi in disuso, telai di impalcature edilizie in disuso, betoniere in disuso, travature e bancali in legno fatiscenti, rifiuti vari in plastica e gomma, rifiuti derivanti da costruzioni o lavori edili, nonché innumerevoli rifiuti ingombranti (mobili, divani e poltrone), colori, vernici e solventi.

Parte dei rifiuti risulterebbero provenienti dall’attività illecita dei “svuotacantine”, fenomeno ed attività già note ed attenzionate dalla Polizia Locale di Bari.

Le indagini ancora in corso sono finalizzate alla esatta ricostruzione della filiera delle attività illecite, compresi gli altri soggetti coinvolti anche al fine di individuare eventuali violazioni ed evasioni di natura fiscale/tributaria.

Tutta l’area interessata dal conferimento illecito di circa 450 metri quadrati è stata sequestrata. Un terzo dell’area sottoposta a sequestro giudiziario risulterebbe già oggetto di esproprio da parte del Comune di Bari e quindi illecitamente detenuta.

Denunciato all’autorità giudiziaria un uomo sessantenne per la gestione abusiva di rifiuti, senza iscrizione all’albo Gestori Ambientali, e per la realizzazione di una discarica abusiva, risultato di una vera e propria attività organizzata e continuativa con predisposizione di opere e apprestamento del sito idoneo a raccogliere i rifiuti.

L’uomo deve rispondere, in concorso con altra persona indagata, anche del reato di occupazione abusiva di area pubblica appartenente al Comune di Bari.