polizia

Il prossimo 28 giugno arriveranno a Bari le 31 delegazioni straniere che parteciperanno al G20 di Matera e Brindisi. Al via già le prime operazioni per la messa in sicurezza del capoluogo pugliese, coordinate dal questore di Bari, Giuseppe Bisogno.

Il timore è di manifestazioni che disturbino la quiete pubblica a Bari e Matera, da parte di associazioni anti il G20.

“Abbiamo già tenuto riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in vista del G20 — ha fatto sapere il questore di Bari a La Repubblica — ma non abbiamo ancora definito tutto perché il programma non è ancora completo, deve essere perfezionato dalla struttura di missione”.

Un’organizzazione in divenire, quella che vedrà come protagonista la città di Bari, dove alloggeranno le delegazioni straniere, per le quali si terranno spettacoli, eventi e visite guidate.

Il questore Giuseppe Bisogno verrà affiancato dal nuovo vicario Aldo Fusco. La complessa macchina organizzativa, per tutelare la sicurezza degli ospiti e dei cittadini stessi, vederà impegnate sul nostro territorio non solo le forze di polizia, ma anche l’Esercito, la Marina, la Guardia Costiera e l’Aeronautica militare.

L’arrivo delle delegazioni, composto da politici e servizio di scorte, diretto dal Dipartimento della Pubblica sicurezza, è previsto per il 28 giugno a Bari, per poi spostarsi il giorno successivo a Matera dove si terrà il vertice su Esteri e Sviluppo. Terza tappa del G20 Brindisi, che sarà la cornice per gli incontri sull’Assistenza umanitaria, in data 30 luglio.

Se il programma del G20 è ben chiaro, l’incognita sono le possibili manifestazioni di protesta, tra movimenti antagonisti, ambientalisti e anarchici, che da settimane caldeggiano la loro partecipazione in piazza. L’allerta è alta, anche se per ora le manifestazioni si annunciano come pacifiche e alla luce del sole.

Nelle scorse settimane è infatti nata la pagina Facebook “Puglia e Basilicata contro il G20”, mentre il 12 giugno coloro che si dichiarano contrari al summit si sono riuniti nell’ex Caserma Liberata per decidere eventuali manifestazioni e iniziative.

Gli eventi in piazza già annunciati dai suddetti movimenti sono il 26 giugno a Matera e il 28 a Bari. Lo scopo è quello di “gridare a gran voce che il problema sono loro e per sostenere che esistono alternative al profitto capitalista”, come preannunciato nel volantino.

La macchina della sicurezza si è messa in moto a Bari perché si prevede un massiccio numero di partecipanti alle manifestazioni contro il G20, data la vastità dei temi affrontati, dall’ambiente ai vaccini, dall’emergenza climatica alla fame e siccità nel mondo, fino alla disoccupazione persino la questione siriana e quella palestinese. La presenza del Governo turco nel G20 ha indignato molti dei manifestanti pronti a scendere in piazza.

“Proponiamo di creare un’opposizione internazionalista contro i Governi guerrafondai che verranno rappresentati in questo summit — annuncia infatti il volantino diffuso sul web e per le strade — Vogliamo mettere in connessione esperienze di resistenze territoriali e unire tutti in una risposta di popolo».

Intanto la Digos indaga e svolge degli approfondimenti neicomitati e movimenti che stanno aderendo alla rete anti-G20, per cercare e bloccare eventuali nomi già noti alle forze dell’ordine. Le indagini sono svolte dalla Dda di Bari con il coordinatore Francesco Giannella e il procuratore vicario Roberto Rossi.