Il problema della legionella nel Policlinico di Bari non è stato ancora risolto dopo due mesi dal sequestro dei padiglioni Asclepios e Chini. Secondo la Procura di Bari i tre mesi di interdizione, decisi dal gip Giuseppe De Benedictis, a carico dei manager del nosocomio non bastano. Nell’appello al Tribunale del Riesame, la pm Grazia Errede e il procuratore Alessio Coccioli hanno chiesto di correggere l’interdizione almeno a 6 mesi.

Nell’udienza fissata giovedì 28 si discuteranno anche gli appelli del direttore generale Giovanni Migliore, del direttore sanitario Matilde Carlucci e del responsabile tecnico Claudio Forte.

Al processo si stabilirà se, come ritiene l’accusa, i vertici del Policlinico non hanno messo in atto le misure necessarie per la bonifica dei reparti, causando il decesso di 4 pazienti, o se, come sostengono i difensori, sia stato fatto tutto il possibile.

Al momento al Policlinico è stato commissariato e al posto di Migliore c’è Vitangelo Dattoli, nominato dalla Regione Puglia. Nel frattempo nel padiglione Chini, dopo aver trasferiti gli ultimi reparti, si sta procedendo con la bonifica della legionella.