foto di repertorio

Tre persone denunciate e 11 ettari sottoposti a sequestro preventivo, questi i numeri registrati dai Carabinieri Forestali nell’ambito di alcuni controlli avvenuti nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Il titolare di alcuni cantieri di scavo, l’usufruttuario e il comproprietario dei terreni sono stati denunciati per aver riutilizzato terra e rocce da scavo senza autorizzazione paesaggistica. L’indagine era partita dopo il rinvenimento, in località Ceraso nel territorio di Altamura, di numerosi cumuli di terra stoccati all’interno di alcuni terreni seminati.

I successivi accertamenti hanno appurato che i cumuli provenivano da lavori di sbancamento e scavo di un cantiere edile di grandi dimensioni con regolare «piano di utilizzo» e nulla osta dell’Ente Parco, nonché autocertificazione a firma di un tecnico abilitato con la quale si dichiarava l’intervento legittimo.

Tuttavia dalle indagini è emerso che il sito rientra nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, zona di Protezione Speciale vincolata dal Piano Paesaggistico Regionale per la presenza di alcune componenti territoriali e idrogeologiche. Per questa ragione il nulla osta rilasciato dall’Ente Parco è risultato insufficiente a regolarizzare la pratica, mancando l’autorizzazione paesaggistica prevista dal Codice.