I Finanzieri del Gruppo Bari e Funzionari del Servizio Antifrode della Dogana hanno sottoposto a controllo, nel porto, un autoarticolato contenente giocattoli per bambini e apparecchiature destinate ad una ditta italiana con sede in Roma, rappresentata legalmente da un cittadino di nazionalità cinese. Il mezzo, proveniente dalla Grecia e con targato nello stesso Paese, era condotto da un cittadino di nazionalità ellenica.

La minuziosa attività ispettiva ha richiesto il controllo fisico di tutto il carico ed ha permesso di accertare l’irregolarità della merce, ovvero 9mila giocattoli raffiguranti pinguini gonfiabili, sprovvisti di marcatura CE e non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dal D.Lgs. 54/2011; 3600 giocattoli in legno raffiguranti lettere dell’alfabeto sprovvisti di marcatura CE e non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dal D.Lgs. 54/2011.

Nel camion c’erano anche 720 lampade elettriche da campeggio a led prive di marcatura CE, di indicazioni ai fini della sicurezza, della provenienza e della destinazione d’uso del prodotto (D.Lgs. 194/2007, compatibilità elettromagnetica, L. 791/1977 e D.Lgs. 626/1996 per materiale elettrico in bassa tensione; 500 apparecchiature radio riceventi, prive di marcatura CE, di indicazioni ai fini della sicurezza, della provenienza e della destinazione d’uso del prodotto (D.Lgs. 269/2001) complete di batterie al litio e cavo U.S.B. per ricarica.

Al termine, tutti gli articoli sono stati sottoposti a sequestro in quanto privi del marchio di conformità relativo alla sicurezza dei prodotti con la conseguente denuncia alla competente Autorità Giudiziaria del rappresentante legale della ditta acquirente.