Nei giorni scorsi, a Bari, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. nei confronti di un 41enne.

A seguito di delicate e laboriose indagini eseguite, gli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari hanno accertato che l’indagato, al fine di procurarsi un profitto, abusando dello stato di infermità psichica di N.T. una donna affetta da una patologia che ne causava una menomazione della relativa capacità di giudizio e della sfera cognitiva e volitiva, la induceva ripetutamente a consegnargli somme di denaro di vario importo.

La vittima era solita consegnare il denaro nei luoghi di appuntamento da lui fissati, oltre all’intero importo della pensione di invalidità da lei riscossa ed erogata dall’INPS, insieme al bancomat associato al conto corrente su cui era accreditata la pensione.

Inoltre, sempre in esecuzione del medesimo disegno criminoso, l’uomo, in più circostanze abusando delle relative condizioni di minorazione causate dalla patologia da cui era affetta, ha indotto la vittima a compiere e ad avere con lui rapporti sessuali.

Le indagini condotte dagli investigatori, hanno consentito di raccogliere elementi utili a dimostrare le suddette condotte, attraverso la ricostruzione della vicenda resa possibile dall’intensa attività di intercettazione delle comunicazioni telefoniche e tra persone in ambientale e il relativo esame dei risultati ottenuti.

Sono stati effettuati numerosi servizi di appostamento e pedinamento da parte degli agenti, che hanno permesso di accertare l’effettiva assidua frequentazione dell’ arrestato con la vittima allo scopo di farsi consegnare svariate somme di denaro, utilizzate principalmente per rifornirsi di sostanze stupefacenti di cui faceva uso abituale.

All’atto dell’arresto, nel corso delle perquisizioni domiciliari, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro materiale probatorio utile alle indagini. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato veniva associato presso la Casa Circondariale di Bari a disposizione dell’A.G. procedente.