“Un detenuto ad ‘alta sicurezza’ ha aggredito un agente”. È la denuncia che arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) riunito a Polignano per il Consiglio Nazionale.

“L’aggressione è avvenuta nella III Sezione detentiva del carcere di Bari – specifica il sindacato – da tempo denunciamo una situazione allarmante, caratterizzata da una significativa riproposizione di eventi critici. La situazione è grave e servono urgenti interventi. Quel che accade ogni giorno nelle carceri della Puglia ci preoccupa. Eppure le nostre denunce rimangono senza risposte ed adeguati provvedimenti”.

“Gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Non dimentichiamo che contiamo ogni giorno gravi eventi critici, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria”.

Il Sappe evidenzia l’affollamento delle carceri pugliesi: “Abbiamo un sovraffollamento del 145% circa rispetto alla situazione regolamentare: abbiamo presenti nelle celle 3.325 persone rispetto ai 2.290 posti letto regolamentari. E la Polizia Penitenziaria paga una pesantissima carenza di organico: mancano infatti oltre 500 agenti in servizio”.