A distanza di 6 giorni da quando è precipitato improvvisamente a terra, rischiando di ammazzare un passante, finalmente dal cimitero di Bari è stato portato via il “cadavere” del faro. Per essere precisi, il corpo illuminante caduto sul marciapiede era già stato portato via tra giorni dopo “il fatto”, era però rimasta all’interno del camposanto la parte superiore, quella ben più pesante in metallo e su cui avevamo trovato il famigerato nastro isolante deputato a reggere il tutto.

Sulla vicenda, e sugli altri lampioni nelle stesse identiche condizioni, soprattutto per capire se davvero sono tenuti insieme con l’adesivo, abbiamo chiamato in causa l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, sia noi che il miracolato Giovanni Attolico. Per ora dal diretto interessato nessuna risposta. Speriamo che nel frattempo non ne cada un altro.