Il primo a materializzarsi, intorno alle 7.00 di questa mattina, è stato il sacrestano. Alla fine, dopo le previsioni dell’opinione pubblica, il divieto del questore, l’invito con minaccia del vescovo e la richiesta di provvedimenti esemplari avanzati dal sindaco, Don Michele Delle Foglie e la famiglia di Rocco Sollecito hanno deciso di non celebrare la messa in suffragio del boss. I giornalisti presidiavano la chiesa già dalle 5.30, ma parroco e famigliari non si sono visti. Grumo fedeli della Diocesi di Bari e Bitonto, restano comunque divisi sull’opportunità di trattare l’esponente della mafia italo-canadese, ammazzato il 27 maggio, come un qualunque figlio di Dio. Nulla si sa, se il nome del defunto sarà pronunciato nella messa di questa sera, così come non sono esclusi ulteriori strascichi.