Abbiamo voluto verificare personalmente quanto segnalatoci da alcuni operatori del 118 baresi, così siamo andati in piazza Chiurlia. È vero che il mercatino di Natale del Comune di Bari intralcia le ambulanze del servizio di emergenza-urgenza? Sì, senza alcun dubbio. E pensare che il mercatino non è stato ancora inaugurato. Per il momento sono state piazzate solo le dieci casette bianche, che i bambini di Barivecchia usano per giocare a nascondino. Hanno già trovato il modo per aprirle.

Sono le 20.30 di sabato sera. Una delle ambulanze è parcheggiata in mezzo alla piazza perché sotto le finestre della postazione, quelle da cui vengono calati i cavi elettrici volanti per ricaricare i mezzi, ci sono un paio di auto in divieto. Attenzione, il parcheggo delle ambulanze non è neppure segnalato.

L’abuso è diffuso e i soccorritori devono arrangiarsi come possono. Una situazione paradossale, che rischia di allungare paurosamente i tempi d’intervento, persino se gli equipaggi di quelle postazioni dovessero essere mandate su un codice rosso sulla vicinissima via Sparano. Figuratevi cosa potrebbe succedere nei giorni di apertura dei mercatini, quando centinaia di persone li affolleranno per vivere l’atmosfera natalizia.

Era atteso il sopralluogo di un ingegnere comunale, allo scopo di verificare il da farsi. Non si è ancora visto. I soccorritori lo attendono ansiosi. La domanda nasce spontanea: con tutti i posti in cui sarebbe stato possibile allestire il mercatino, era necessario sistemarlo in piazza Chiurlia, a intralciare il lavoro già assolutamente difficoltoso degli operatori del 118? Babbo Natale avrebbe potuto studiarsela meglio. Questo succede quando le decisioni vengono prese in Lapponia, seduti a una scrivania, e non a Bari andando sul posto.

Se, invece, chi ha scelto quella sistemazione del mercatino sul posto ci è andato, beh lasciamo perdere.