Per mesi hanno seminato il panico tra attività commerciali, professionisti e cittadini di Corato. La Polizia di Stato di Corato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 29enne Vittorio Manzi e del 23enne Savino Manzi, ritenuti responsabili di aver commesso, a vario titolo, reati di furto e tentato furto, incendio doloso di autovetture, ricettazione, estorsione e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Entrambi sono già detenuti presso il carcere di Trani, dove il nuovo provvedimento restrittivo è stato notificato, dallo scorso dicembre, quando fu eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per altri episodi relativi a reati contro il patrimonio di cui sono ritenuti responsabili.

Nell’ambito della complessa attività d’indagine condotta dagli uomini del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza tesa a contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, sono state inoltre indagate in stato di libertà, per concorso a vario titolo nei reati sopra ascritti, altre quattro persone: A. C. fabbro classe ’62, il quale ha fornito attrezzi modificati utilizzati per lo scasso, e tre donne, B. M. classe ’76,  F. R. classe’64 e una minorenne, che avevano il compito di ricevere la merce rubata,  occultarla e rivenderla. I quattro indagati risultano avere a proprio carico precedenti di Polizia.

Gli episodi criminosi per i quali gli investigatori sono riusciti a cristallizzare elementi probatori a loro carico risalgono al periodo settembre – novembre dello scorso anno, quando gli stessi avrebbero trafugato da un negozio cinese numerosi colli di merce varia, per un valore complessivo di circa duemila euro, cercando poi di distogliere l’attenzione delle Forze dell’Ordine appiccando un incendio ad una autovettura parcheggiata sulla pubblica via.

Gli arrestati, nel corso dello stesso periodo, si sarebbero inoltre introdotti all’interno di uno studio di un ingegnere impossessandosi della somma di duemila euro e di un personal computer e sarebbero entrati all’interno di un’autoscuola impadronendosi di danaro custodito in cassa e di un tablet. Nei giorni successivi avrebbero rubato un’autovettura parcheggiata sulla pubblica via nel comune di Molfetta ed avrebbero estorto una somma di denaro alla vittima del furto di un motociclo per consentirgli di rientrare in possesso del suo bene.

Un ulteriore tentativo di furto fu sventato grazie al pronto intervento dei poliziotti della locale Squadra Volante che mise in fuga i malviventi dopo che avevano già danneggiato le serrature di diversi garage.