Una conferenza movimentata quella di ieri a Conversano, a seguito dell’udienza per l’esame dell’incidente probatorio, nel processo sulla discarica Martucci. Nella concitazione del confronto, i toni si sono scaldati e sono volate le accuse nei confronti del sindaco Lovascio, incolpato di una eccessiva rilassatezza nei confronti della vicenda.

L’ascolto in udienza del consulente tecnico della Procura, Boeri, avrebbe fatto calare la tranquillità dei comuni lambiti dalla discarica. Più volte il perito avrebbe ribadito che dalle analisi si evince la presenza di percolato nella falda, vista la presenza di nitrati nelle acque. Boeri avrebbe specificato anche che la falda avrebbe un grosso riciclo di acqua, che viene costantemente e rapidamente rinnovate. Se nonostante il riciclo, le tracce di metalli pesanti nell’acqua sono riscontrabili, questo è segno che l’inquinamento è massiccio.

L’avvocato Chiusolo, legale dei comuni di Mola e Conversano, ha riportato all’incontro i vari ostacoli nel procedimento, tra questi, ha sottolineato l’accocato, il difetto di collaborazione dell’ufficio del Gip, che non comunica coi comuni costituiti parte civile, e del tavolo tecnico regionale che non ha dato aiuto per poter portare nuove documentazioni nel processo.

A questa indicazione, alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto al sindaco Lovascio, che siede al tavolo tecnico regionale, perché non avesse chiesto lui i risultati delle analisi sui 23 pozzi commissionate dal tavolo tecnico, da portare al processo. La domanda, riferiscono i testimoni, avrebbe fatto sbottare il sindaco.