“Signor sindaco buonasera, non è possibile che ieri a tutte le scuole e gli asili di Bari siano state consegnate queste crostate di albicocca al posto della frutta, per lo più piene di muffa. Ho già sporto denuncia, ma vorremmo un colloquio con lei, perché non è possibile che i nostri figli debbano mangiare queste schifezze.
Questa è la crostata che ieri ho trovato nello zainetto di mio figlio che frequenta l’asilo Montessori sito in corso Vittorio Veneto (Carbonara)”. La segnalazione arriva ad Antonio Decaro via Facebook, sulla pagina personale del primo cittadino. Il post è di una mamma imbufalita che, senza censura e con tanto di foto del verbale redatto dai Carabinieri in allegato, punta il dito contro il servizio mensa dell’asilo Montessori di Carbonara. Un servizio gestito dalla ditta Ladisa Spa.

“L’assessore alle politiche educative questa mattina ha convocato con urgenza l’azienda che si occupa del servizio mensa nelle scuole avviando tutti i controlli del caso – rispondono dallo staff del sindaco – Avvenimenti di questo tipo non sono accettabili e ci riserviamo di far valere tutti i poteri sanzionatori previsti dal contratto”.

Alla nostra redazione arriva anche un’altra denuncia. Alla scuola Clementina Perone di Bari parecchi bambini della scuola dell’infanzia, quindi di età compresa tra i due e ai sei anni, sarebbero rimasti a digiuno per via della scarsa qualità della pasta servita loro proprio dal servizio mensa. Si trattava infatti di gnocchi giunti sui tavoli della scuola talmente “incollati” gli uni agli altri da formare una massa unica e assolutamente inadatta a bambini così piccoli.

«Se quanto ci è stato segnalato oggi dovesse risultare vero non esiteremo a prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dell’azienda che gestisce il servizio di mensa scolastica nelle nostre scuole – commenta Paola Romano, assessore alle politiche giovanili del Comune di Bari in riferimento alla crostatina ammuffita della Montessori- Ho dato immediatamente mandato agli uffici di avviare una serie di verifiche sull’accaduto e sul regolare svolgimento del servizio, senza escludere l’applicazione di sanzioni pecuniarie a carico dell’azienda. In questi mesi abbiamo chiesto ai cittadini di rispettare le regole sui servizi forniti dal Comune, ed è nostro dovere, a maggior ragione, pretendere il rispetto delle stesse regole da parte delle aziende fornitrici per offrire servizi di qualità».