La Procura di Bari sta indaganto sulle presunte irregolarità nella gestione degli appalti al teatro Petruzzelli. L’inchiesta, condotta dalla Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, è coordinata dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno. Ormai da diversi mesi denunciamo, attraverso la pubblicazione di documenti esclusivi, che all’interno del teatro barese qualcosa non va per il verso giusto: noleggio luci e attrezzature, pulizie, affissioni, custodia e guardiania (di quest’ultima gara vi daremo molto presto particolari interessanti). Senza contare il capitolo relativo ai costumi e solo per citare alcune delle questioni finora al centro delle nostre attenzioni giornalistiche.

Non sappiamo ancora se ci siano nomi iscritti nel registro degli indagati, ma avere la certezza che si sia deciso di sollevare il sipario sugli eventuali abusi – speriamo una volta per tutte – è di per sè una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo. Tra i reati a cui si sta cercando di dare riscontro ci sarebbero la turbativa d’asta, l’abuso d’ufficio e la truffa.

La Procura sta esamindo un esposto anonimo presentato a dicembre 2012 e la lettera inviata il 2 maggio di quest’anno dalla Società Cooperativa Artelier. In quest’ultima missiva venivano contestate le due procedure di gara per la realizzazione dei costumi della stessa opera, “Otello”, andata in scena a gennaio scorso. In quella circostanza nella compilazione della richiesta di preventivi fu utilizzata una frase che fece molto discutere: “L’imporo definitivo e le modalità di pagamento saranno concordate e condivise con l’eventuale aggiudicatario”. Nella stessa lettera i soci di Artelier – cooperaiva specializata nella realizzazione di costumi teatrali – chiedevano anche con quali modalità di equità e trasparenza venisse reclutato tutto il personale di sartoria impiegato prima, durante e dopo le messe in scena dalla Fondazione Petruzzelli, in aggiunta alle due unità previste dalla pianta organica approvata dal Mibac.

Secondo alcune indiscrezioni l’esposto anonimo – presumibilmente inviato da chi ben conosce le dinamiche interne al teatro – conterrebbe, tra gli altri, particolari inquietanti sull’affidamento di gare e servizi a fornitori amici e le modalità con cui sarebbero state aggiustate certe operazioni contabili. Si tratta ovviamente di accuse anonime tutte da accertare, ma evidentemente ritenute abbastanza serie da essere finite nel fascicolo.

Per il bene del teatro e dei cittadini baresi la speranza è che si proceda in maniera meticolosa e in fretta, qualunque sia l’esito dell’indagine. Dal canto nostro continueremo a proporvi inchieste su ciò che crediamo debba essere gestito in modo più trasparente.