La prima operazione ha portato al sequestro di 650 chili di stupefacente contenuto in 298 panetti nascosti all’interno delle paratie del vano carico di un autoarticolato con targa italiana. Il mezzo, privo di carico di copertura,  era appena sbarcato dalla motonave “Superfast II” e proveniva dalla Grecia. Alla guida c’era un romeno 38enne ora rinchiuso nel carcere di Bari per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Secondo le prime ipotesi, la droga, di provenienza albanese, fresca e buona di fattura, come hanno indicato le autorità, era diretta a Roma poichè l’effettivo proprietario del tir, un altro romeno, vive nella capitale. Una volta sul mercato, al dettaglio la marijuana avrebbe reso oltre 6 milioni di euro alle organizzazioni criminali.

Sempre questa mattina, nella seconda operazione le Fiamme Gialle del capoluogo pugliese hanno bloccato altri due tir,  guidati rispettivamente da due albanesi e pieni di marijuana occultata. Ad insospettire gli agenti alcuni particolari:  un camion era apparentemente vuoto mentre l’altro aveva un carico di copertura.  I due conducenti sono stati arrestati per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e portati al carcere di Bari.

 Il porto di Bari non è nuovo a queste operazioni. Anche il 26 aprile dello scorso anno, i militari della Guardia di Finanza di Bari sequestrarono allo scalo 404 chilogrammi di marijuana a un autotrasportatore albanese. La droga, coperta da cassette di plastica, aveva un valore di 2 milioni e 500 mila euro sul mercato clandestino ed era destinata a due aziende della provincia di Taranto.

Doriana Davenia