Benvenuti in Puglia, a Monopoli, città che adoro. Meravigliosa. Un un ristoratore nella zona del porto perde la testa e pure la faccia nell’afa dei giorni di metà agosto. Chissà che la pioggia di queste ore non schiarisca le idee. Il fatto è l’emblema di quanto per colpa di qualcuno sia elevatissimo il rischio di non fare credito a nessuno.

Marito, moglie, un loro amico, il figlio di 5 anni e quello di 16 mesi della coppia, vengono fatti accomodare all’interno. Il più piccolo dei bambini è nel passeggino. Ha già mangiato la pappina. Il tavolo contiene più coperti di quanti non siano i commensali. Senza chiedere chi dovesse essere servito, il cameriere toglie un coperto e prende le ordinazioni. Cena parca, al contrario del costo, ma ci sta. Siamo in una delle città più belle della Puglia più cool, nel periodo clou dell’estate.

Sullo scontrino vengono segnati 5 e non 4 coperti. Il capofamiglia viene invitato ad avvicinarsi al bancone per pagare, mentre un gruppo di altri commensali, per lo più del nord, dividono le spese. Alla cassiera viene fatto notare con garbo il presunto errore, ma la risposta lascia tutti basiti. “A me non interessa quanti anni abbia il bambino e se debba o meno mangiare – dice seccata – se non avete detto di togliere il coperto paga anche lui”.

I turisti nordici allargano le braccia sgomenti. Il capofamiglia a quel punto cerca di distendere i toni, ma la cassiera non ne vuole proprio sapere. Stacca il pos dal cavo a cui è collegato e lo mette con violenza sul banco. “Io certamente non mi arricchisco con 1,50 euro – dice stizzita – lei invece sì”. Alla fine, senza salutare gli ospiti scontenti, la donna fa pagare 4 e non 5 coperti, ma perde per sempre i clienti e la faccia davanti ai commensali del nord.

Fortunatamente un caso, non la norma. Niente nomi, anche questa volta come nell’episodio della mancata granita alla donna incinta con malore. Cerchiamo di sottolineare una mentalità, convinti che i primi ad essere indignati sono i colleghi ristoratori. A Monopoli tornerò quanto prima, è una città piena di posti in cui si mangia bene, ma soprattutto dove si riceve considerazione oltre che conti da saldare.