Chi fa il nostro mestiere sa bene di cosa parliamo. “E a me non mi intervisti?”, “Posso dire la mia?” Sono le richieste più diffuse quando ti muovi per la città con una telecamera e un microfono in mano. È da questa impellente necessità di molti baresi che da qualche tempo abbiamo istituito la rubrica delle “interviste possibili”.

Gente comune, senza doti o talenti particolari, accomunata dalla voglia di apparire o parlare dei temi più disparati. Oggi tocca ad Andrea, un agente immobiliare. Vende uffici. Lo abbiamo beccato alle 11, in una pausa tra una commissione e l’altra, a due passi dal lungomare di Crollalanza.

Nella busta l’oggetto acquistato in un negozio del centro, perché “l’economia deve assolutamente girare”. Nella testa la sua visione della città e un pensiero sempre rivolto in avanti, perché “si è positivi nella vita e si spera sempre nel meglio”. Il suo punto di vista sulla città è disarmante, semplice e stereotipato. “La vedo bene Bari – spiega – è una città attiva, positiva, che si dà da fare e che lavora. Le cose vanno meglio di prima e andranno meglio in futuro”. L’inno migliore alla teoria del #vatuttobene e #andràsempremeglio.

Non è tutto. Il futuro è chiaro. “Abbiamo un mare meraviglioso – afferma Andrea – siamo in una posizione ottimale, in più è una città importante”. Una città di luoghi comuni, “ma anche di luoghi da scoprire”. E allora, Andrea, lascia il tuo pensiero ai baresi. “Abbiamo davanti il Chiringuito. Non facciamo questioni, andiamo al Chiringuito e facciamoci una Peroni”.

E anche questa settimana abbiamo assegnato la statuetta del Festival dei luoghi comuni. Andrea goditi la vittoria. Eccoti qua, come promesso quando salutandoci hai detto: “Quand’è che mi vedo?”. Ora.