La Giunta comunale dell’amministrazione Decaro ha deliberato qualche settimana fa in merito alla questione dei risarcimenti di Punta Perotti. L’infinita battaglia dei risarcimenti continua e come si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno, il Comune ha presentato ricorso in Cassazione per ribaltare la sentenza emanata dalla Corte d’Appello di Bari nel settembre scorso, con la quale la Terza Sezione Civile ha in parte accolto il ricorso presentato dalla Società Sudfondi s.r.l. in liquidazione degli imprenditori Matarrese. Il risarcimento per i costruttori era stabilito per una cifra pari a circa 8,7 milioni di euro, che in realtà salgono a 10,8 milioni comprensivi di rivalutazione monetaria, interessi legali e di ulteriori interessi dovuti.

I magistrati hanno riconosciuto il danno patrimoniale che avrebbero subìto i costruttori nella primavera del 2006 per l’abbattimento dei palazzoni sul lungomare, accertando le responsabilità alle amministrazioni: Comune, Regione e Soprintendenza che nei primi anni ’90 rilasciato le concessioni edilizie e le regolari autorizzazioni per la costruzione sui terreni. Il Comune, per la controversia con i Matarrese, dovrebbe pagare 3,6 milioni di euro, dato che il risarcimento va equamente suddiviso tra i tre enti condannati, cifra già abbondantemente accantonata nei mesi scorsi. Infatti, a fine 2022, il Consiglio comunale, con un apposito debito fuori bilancio, ha accettato l’istituzione di un salvadanaio su Punta Perotti che prevede lo stanziamento di 13,7 milioni a totale copertura delle cifre stabilite.

Verdetto simile è stato determinato dai giudici della Corte d’Appello che hanno dato ragione al gruppo di costruttori della Mabar, società della famiglia Andidero. I giudici hanno stabilito un risarcimento pari a circa 1,3 milioni di euro, che sale a 2,5 milioni considerando le rivalutazioni e gli interessi.

Il Comune si è subito messo al riparo, anche nel caso di eventuali inadempienze da parte degli altri enti condannati, e intende coprire integralmente ed eventualmente il debito per tutti i creditori al fine di evitare ulteriori danni contabili e contenziosi. Il sindaco Antonio Decaro, in Aula, ha giustificato l’ingente somma del maxidebito natalizio al Consiglio comunale dicendo: “stiamo solo mettendo da parte queste somme in attesa di capire i ricorsi in Cassazione e l’orientamento degli altri enti. È importante avere dei soldi da parte per non incorrere in altre conseguenze”. Con il primo ricorso in Cassazione per la richiesta inibitoria della sentenza di Appello che ha dato ragione ai Matarrese, non sarebbe scontato il ritorno nelle aule di giustizia per rivalutare il caso Andidero.