Oggi, 20 gennaio, negli spazi del Centro servizi per le famiglie in via Giustino Rocca, l’assessorato comunale al Welfare, la Direzione generale della Asl di Bari, il distretto socio-sanitario e il progetto Rom Sinti Caminanti hanno promosso una giornata straordinaria per la vaccinazione anti-covid rivolta alle famiglie rom del campo di Santa Teresa e ad alcune categorie di cittadini particolarmente vulnerabili.

Gli spazi del Centro di ascolto per le famiglie di Japigia sono stati allestiti sotto la supervisione della Asl e degli operatori del Dipartimento di prevenzione. Tutto questo tramite percorsi differenziati, d’ingresso e uscita, una sala d’attesa per raccogliere i dati anamnestici e firmare il consenso informato e una seconda stanza per l’osservazione post-somministrazione.

Il Dipartimento di prevenzione Asl – composto da un medico e due infermieri del 118 – ha provveduto alle somministrazioni, coordinato dalla dottoressa Antonella Spica. I primi a vaccinarsi sono stati adulti e minori fra i 18 e i 5 anni. La campagna vaccinale è proseguita fino alle 18 di oggi, 20 gennaio.

“L’accesso alle cure e alla vaccinazione è un diritto per tutti, specialmente per i soggetti più fragili che, a causa delle proprie condizioni, hanno maggiori difficoltà ad inserirsi in un sistema di prevenzione e salute ordinario come nel caso dei migranti, delle persone senza dimora e della comunità rom – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico –. Ringrazio il distretto sanitario per aver accolto con grande professionalità la nostra richiesta di organizzare queste giornate straordinarie di lavoro, anche alla luce del percorso intrapreso come assessorato, al fine di assicurare visite mediche e copertura sanitaria a tutti i cittadini; ad esempio attraverso la richiesta alla Regione per l’attribuzione del codice Europeo non iscritto, al fine di tutelare in particolare i minori rom presenti sul territorio. Abbiamo consentito loro l’accesso alle prestazioni sanitarie, in coerenza con gli obiettivi del progetto Rom Sinti e Caminanti che negli ultimi anni ci ha visti impegnati per favorire in particolare l’inclusione scolastica e il sostegno alla genitorialità”.

“Continuiamo a collaborare con il Welfare – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione Domenico Lagravinese – con l’obiettivo di raggiungere e quindi proteggere tutte quelle comunità che difficilmente si riescono a coinvolgere facilitando l’accesso alla vaccinazione, come già accaduto con i senza tetto e i migranti. Nessuno viene lasciato indietro. L’attenzione del Dipartimento è rivolta anche ai socialmente fragili, come le popolazioni itineranti. La vaccinazione in questo caso, oltre ad essere un atto di protezione per loro, lo è anche per i cittadini stanziali”.