Le segreterie della FLC Cgil, UIL Scuola, Snals -Confs al e Gilda UnamS di Puglia, in concomitanza con la proclamazione dello stato di agitazione, appreso che è fallito l’esperimento di tentativo di conciliazione delle segreterie nazionali unitarie, venendo meno il principio di reciprocità alle base del “Patto per la scuola al centro del Paese” , chiedono sin da ora alle segreterie nazionali che sia proclamato entro la prima decade di dicembre lo sciopero generale del settore scolastico coinvolgendo studenti, famiglie e mondo dell’associazionismo in una mobilitazione che collochi, nei fatti, la scuola al centro dell’attenzione politica del Paese.

In contemporanea auspicano con questa nota inviata per il tramite del Direttore dell‘Ufficio Scolastico Regionale di Puglia, che giungano dal Ministro Bianchi e dall’intera compagine di Governo nuovi e chiari segnali di disponibilità per individuare soluzioni politiche condivise che recuperino le risorse economiche necessarie da inserire in una Legge di Bilancio che sinora ha disatteso tutte le aspettative del personale scolastico per altro alimentate dalle dichiarazioni dello stesso Ministro Bianchi che, ad aprile 2020 dichiarava: “Dobbiamo ammettere che per 30 anni sulla Scuola si è sbagliato tutto”; e ancora: “Ai docenti e a tutti i lavoratori della Scuola, essenziali alla Scuola stessa riconosceremo un aumento di stipendio di almeno 600 euro mensili netti”.

Oggi, invece, ci ritroviamo qui a protestare nell’amara constatazione che, anche questa volta, al di là dei roboanti proclami, restano intatti i nodi da sciogliere che nel settore scuola riguardano:

  1. risorse per ii rinnovo del contratto  da inserire nella legge di Bilancio  per  ridurre il divario esistente, a parità di titoli di studio, tra le retribuzioni del settore scuola e la media di quelle del comparto pubblico oltre che del sistema scolastico europeo
  2. rinnovo del CCNL ormai scaduto al 31/12/2018 e formalmente disdettato
  3. eliminazione di vincoli e strettoie burocratiche
  4. fine delle incursioni legislative su materie di competenza della contrattazione
  5. incremento degli organici e lotta  al  precariato a cominciare dalla proroga dell’organico Covid anche al personale Ata
  6. blocco ad ogni forma di autonomia differenziata e/o di devoluzione delle competenze in materia di istruzione.