“Non si può ancora parlare di immunità di gregge, neanche davanti a coperture vaccinali alte, perché con questo virus i vaccinati possono comunque infettarsi. Di certo siamo davanti a numeri di rilievo, Bari è un modello e ha un ottimo primato. Certamente si potrà limitare l’impatto del virus in termini di ricoveri, decessi e, in parte, anche di infezioni”.

A parlare, in un’intervista rilasciata all’edizione locale de La Repubblica, è Maria Chironna, responsabile del laboratorio Covid del Policlinico e coordinatrice della rete dei laboratori pugliesi.

“Il dato sui giovani è confortante, i ragazzi sono responsabili e maturi, forse più degli adulti. Hanno capito che prima si vaccinano e prima c’è speranza di lasciarsi alle spalle questo brutto capitolo della loro giovinezza”, aggiunge.

Più complesso valutare invece l’impatto sulla riapertura delle scuole. “Dati di copertura così rilevanti fanno ben sperare nella continuità di un’attività didattica in presenza, che è necessaria per la loro crescita formativa – spiega -. Direi che la convivenza con il virus potrebbe essere possibile senza pagare gli alti costi sostenuti finora, penso alla Dad e all’isolamento sociale”.

Chiusura finale sulla terza dose. “L’efficacia contro ricoveri e decessi risale a livelli molto alti – conclude -. Ora bisogna seguire le indicazioni ufficiali sulle priorità. Se sarà necessario somministrare a tutti una terza dose, lo vedremo solo con il tempo e con i dati che verranno dalla valutazione dell’efficacia sul campo dei vaccini”.