Maledetto fu il commento lasciato sulla pagina Facebook del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio. Il fidanzato della creatrice dei gadget sponsorizzati in quel post dalla pagina Facebook “Ah sei di Bitonto?” è stato picchiato a colpi di spranga e per questo è finito in ospedale. Ma facciamo un passo indietro.

Un paio di giorni fa rappresentanti della pagina Facebook chiedono al primo cittadino di posare con i gadget fatti fare artigianalmente per la promozione del gruppo social. Abbaticchio, che in passato si era già prestato a queste iniziative senza scopo di lucro, ha postato lo scatto dando vita a una pioggia di commenti.

Tra questi è balzato subito agli occhi quello di un ragazzo, che diceva di essere il fidanzato della creatrice di quegli oggetti promozionali. “Signor Sindaco Michele Abbaticchio – un Sindaco del Sud, terrei a sostenere un minino di ringraziamento per l’impegno e la dedizione della mia ragazza XXX XXX, che ha trascorso tanto tempo per la creazione dei gadget e un minimo di considerazione per la sua pagina XXX XXX, cosa che nonostante la sua disponibilità non è stata per niente fatta dall’amministratore della pagina @ahseidibitonto, che non mi fa taggare, non so perché”.

Il commento non dev’essere piaciuto e quindi il ragazzo è stato invitato a rimuoverlo, prima a distanza sui social, poi di persona dopo la richiesta di un chiarimento personale e qualche minaccia. Chiarimento che non è andato a buon fine. Secondo quanto siamo riusciti a sapere, infatti, pare che l’uomo infastidito dal commento, dopo poco tempo sia tornato sotto casa del fidanzato indignato, ma questa volta accompagnato da una guardia giurata che con un tesserino alla mano “giurava” di essere un poliziotto.

C’è voluto poco per passare dalle parole alle mazzate, secondo ciò che siamo riusciti a sapere agevolate da alcuni colpi di spranga o addirittura da un manganello. Sul posto è prima giunta una macchina della Guardia di Finanza, poi una dei Carabinieri, che si è messa a perlustrare la zona e poi un’ambulanza del 118. Ad essere soccorso non è stato solo il giovane, ma anche suo padre. Sempre secondo notizie che non trovano ancora conferme ufficiali, sembrerebbe che il ragazzo sia stato anche investito e colpito a una gamba dall’auto usata dai due per dileguarsi dopo l’aggressione.