Il premier Conte, durante il suo intervento alla Camera dei deputati, ha comunicato che il prossimo mercoledì saranno pronte nuove restrizioni per frenare la crescita dei contagi in Italia a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus.

“La pandemia corre repentinamente in Europa, costringendo ogni Paese a varare nuove misure restrittive di settimana in settimana. Rimetto al Parlamento ogni decisione rispetto alla necessità di misure necessarie con la massima speditezza”.

“Il Parlamento – ha proseguito – potrà esprimersi prima dei provvedimenti del governo e do la mia disponibilità ad accogliere i rilievi che arriveranno. Sulla base di criteri scientifici sarà necessario introdurre un regime differenziato nelle regioni. Durante la prima fase, a causa di un virus sconosciuto, siamo stati costretti a chiuderci nelle nostre case. Adesso la situazione è diversa e possiamo muoverci con restrizioni mirate rispetto alla soglia di criticità”.

“Sul territorio nazionale ci saranno misure che rafforzeranno il piano di contenimento. Pensiamo di predisporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, dei corner e videogiochi in qualsiasi luogo siano. Chiusi anche musei e mostre, stiamo valutando il limite al 50% sui mezzi pubblici. Ci saranno limiti per gli spostamenti dalle regioni a rischio, tranne per necessità, lavoro, studio e salute. Limiti alla circolazione nella fascia serale, tranne per comprovate esigenze lavorative, salute, studio. Pensiamo di portare le scuole di secondo grado alla didattica a distanza. Resteranno aperte farmacie, parafarmacie, supermercati, alimentari, tabacchi e giornalai e tutte le attività necessarie”.

“Il Governo darà alle famiglie italiane e alle imprese i giusti aiuti economici. Tutti gli sforzi finanziari sono irrinunciabili per permettere di ricominciare a lavoro nel futuro. Abbiamo prorogato fino a marzo 2021 il blocco dei licenziamenti. La cassa integrazione covid sarà gratuita per tutti i datori di lavoro interessati dalle misure restrittive. Vogliamo concretizzare questi aiuti nel minor tempo possibile. Questa è la terza crisi economica nello spazio di questi ultimi 15 anni. Anche in un momento così drammatico- conclude Conte – non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo verso il futuro. Il volto dell’Italia negli anni che verranno non lo conosciamo, ma sarà di certo diverso”.