Il giorno dopo gli attimi di terrore vissuti da centinaia di baresi sul lungomare Nazario Sauro, tra piazza Diaz, via Goffredo di Crollalanza e il molo San Nicola, siamo tornati sul “luogo del delitto” per chiedere ai cittadini comuni un’opinione su quanto accaduto.

Pareri sull’annosa questione abusivi, sulla posizione assunta dal sindaco Decaro, sull’operazione messa in atto dalle forze dell’ordine e più in generale sullo stato di salute di una città che non riesce a festeggiare in pace nemmeno la tre giorni dedicata al proprio santo patrono.

“Per un chilo di pesce dobbiamo fare lo scontrino?”, chiede qualcuno confermando il sospetto che molte delle regole in vigore in tutto il pianeta qui a Bari lasciano davvero il tempo che trovano. “Non voglio commentare, andate a parlare con qualche altro” dice chi si trova forse a metà strada fra lo sdegno e il dover dare spiegazioni poi agli amici della città vecchia.

Molti dribblano la nostra telecamera, altri la cercano per dare ragione all’azione degli agenti, tutti però lamentano un’operazione buona a metà: che ha riguardato solo una zona della festa e che ha chiuso entrambi gli occhi nelle due giornate precedenti a quella del fattaccio. Più in generale, ci parlano di un’amministrazione che ha tenuto gli occhi chiusi per troppo tempo.