“Il futuro della Fiera del Levante si può scrivere solo con i fatti, l’impegno collettivo e una chiara inversione di rotta”. Questa la dichiarazione del senatore d’Ambrosio Lettieri (CoR) sull’ingresso delle Fiere di Bologna e Ferrara nella Campionaria. “Ritengo che la strada tracciata con l’imminente ingresso delle Fiere di Bologna e Ferrara nell’assetto societario della newco sia da valutare positivamente, nell’ambito di una visione strategica complessiva che dovrebbe puntare a fare della Fiera barese un polo fieristico d’eccellenza nel Mezzogiorno. Tanto più che di fronte a quello che sembrava l’inarrestabile declino dell’Ente, finalmente la biennale presidenza tecnica di Ugo Patroni Griffi registra un serio tentativo di mettere un punto fermo, a cominciare dai conti e dal processo di risanamento.

Taglio della spesa improduttiva, una programmazione capace di produrre dei ricavi, l’immissione di professionalità specifiche e competenti per governare il cambiamento in un settore oggettivamente in crisi che richiede nuovi prodotti e più efficaci strumenti operativi, anche di marketing, l’incentivazione di nuove e feconde sinergie con il territorio: sono tutti elementi necessari per creare le condizioni di rilancio della Fiera, che può trovare nella realizzazione di fiere specialistiche un forte impulso.

La mia proposta è quella di guardare con attenzione a comparti molto attivi anche nella nostra regione, come quello dell’industria farmaceutica e del biotech. Per questo mi impegnerò concretamente, condividendo anche gli auspici nella direzione di un rinnovato rapporto tra istituzioni, territorio, professioni e università, espressi dal neo presidente della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Bari, Loreto Gesualdo, cui vanno i miei auguri di buon lavoro”.

 

Di parere opposto, invece, il Movimento 5 Stelle che così scrive. “In assenza del sempre silente Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano e, questa volta, anche del professor Ugo Patroni Griffi – commentano il deputato Giuseppe L’Abbate e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S), autori di due interrogazioni sulla vicenda – chi si compiace per il raggiungimento prossimo del traguardo è il Presidente della Camera di Commercio di Bari, il quale dovrebbe transitare, con lo stesso ruolo, nella NewCo. Sandro Ambrosi nelle sue dichiarazioni, pensando di liquidare tutte le discussioni del passato, ha infatti dichiarato ‘in tutte le altre fiere d’Italia c’è la partecipazione attiva delle Camere. Non vedo perché da noi avrebbe dovuto essere diverso’. Quel che Ambrosi però non comprende, o finge di non comprendere – continuano i portavoce M5S – è che a Bari è la Fiera che partecipa alla Camera di Commercio e ciò rappresenta un caso unico in Italia. Infatti, tutti gli Enti pubblici elettivi saranno esclusi per 60 anni ed in futuro si vorrà che gli stessi collaborino e sostengano la Camera di Commercio che avrebbe in sé, quale partecipata, la Fiera del Levante di Bari. Tutto questo, se avverrà – concludono Laricchia e L’Abbate (M5S) – avverrà a seguito di un palese conflitto di interessi e addirittura di un ruolo attivo del concedente, come abbiamo già manifestato nella nostra interrogazione in Consiglio regionale, alla quale il Presidente Emiliano non ha voluto rispondere”.

Si rimane in attesa, inoltre, della risposta all’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) ad ottobre scorso, in cui si chiedevano lumi sull’operazione alla luce anche di quanto previsto dalla nuova riforma Madia. “Siamo stati costretti a sollecitare una risposta da parte del Governo Renzi – chiosa il parlamentare 5 Stelle – rimaniamo in attesa di un parere dell’Esecutivo su ciò che si va profilando, oramai da tempo,  nel capoluogo pugliese sempre che la locale Procura della Repubblica non meravigli tutti ravvisando addirittura un qualche interesse privato e avvii un procedimento per abuso d’ufficio”.